I nuovi reati presupposto: i reati Ambientali

La Legge n. 68 del 22 maggio 2015 ha introdotto nel Codice penale il titolo VI-bis “Dei Delitti contro l’ambiente”, che rappresenta un importante strumento normativo per proteggere l’ambiente e affrontare le violazioni che lo danneggiano. In particolare, questa legge ha introdotto nuove fattispecie di reato legate all’ambiente e ha ampliato le responsabilità penali degli enti.

Un aspetto significativo della riforma riguarda i reati di presupposto. Nel contesto della responsabilità degli enti, il termine “reati di presupposto” si riferisce ai reati commessi da persone fisiche nell’ambito dell’organizzazione di un’impresa o di un ente, che costituiscono le basi per la responsabilità penale dell’ente stesso. Questo significa che se un individuo commette uno dei reati di presupposto nell’ambito delle attività dell’ente, l’ente stesso può essere ritenuto penalmente responsabile per tali azioni.

La riforma ha incluso specificamente cinque nuove fattispecie di reato di presupposto in relazione ai reati contro l’ambiente.

La Legge n. 68 del 22 maggio 2015 (entrata in vigore dal 29 maggio 2015) introduce nel Codice penale il titolo VI-bis “Dei Delitti contro l’ambiente”, con nuove fattispecie di reato. Per quel che riguarda la responsabilità da reato degli enti, la riforma interviene anche sull’art. 25-undecies del Decreto 231, aggiungendo le nuove fattispecie tra i reati presupposto e relative sanzioni, nello specifico:

  • inquinamento ambientale (art. 452-bis), sanzione pecuniaria da duecentocinquanta a seicento quote;
  • disastro ambientale (art. 452-quater), sanzione da quattrocento a ottocento quote;
  • delitti colposi contro l’ambiente (art. 452-quinquies), sanzioni da duecento a cinquecento quote;
  • circostanze aggravanti (art. 452-octies), sanzioni da trecento a mille quote;
  • traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (arti. 452-sexies), sanzioni da duecentocinquanta a seicento quote.

Nei casi di condanna per i delitti di inquinamento e disastro ambientale, la persona giuridica è inoltre soggetta alle sanzioni interdittive.

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